Biografia

Fabio Zubini è nato a Trieste nel 1926 e qui è mancato il 25 gennaio 2014. Ha frequentato il Ginnasio Liceo “Francesco Petrarca” dove ha avuto quale docente Nerina Slataper, sorella di Scipio, e si è laureato in ingegneria industriale meccanica presso l’Università degli Studi di Trieste nel 1950, dove ha sostenuto l’esame di inglese con Stanislaus Joyce, fratello di James. Subito dopo la laurea ha lasciato Trieste restando per ventitré anni lontano dalla sua città natale: ha passato tutta la sua vita di lavoro nell’industria petrolifera.

Nel 1965 direttore della Filiale PETROLI AQUILA di Bologna con giurisdizione sulle province di Bologna, Modena, Reggio, Parma, Ferrara, Ravenna , Forlì, Pesaro, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo e Chieti, è stato trasferito a Parigi alla Compagnie Française des Pétroles-TOTAL.

 Dopo tre edizioni, pubblicate rispettivamente nel 1969, nel 1972 e nel 1981 dalla casa editrice “Bordas, Dunod, Gauthier-Villars” di Parigi, nel 1992 ha dato alle stampe la quarta edizione di un dizionario dei termini petroliferi in inglese e francese (Les termes pétroliers/Petroleum Terms, Edizioni “Italo Svevo”, volume di 818 pagine con oltre 20.000 voci), diffuso nei paesi francofoni e anglofoni, che gli ha valso ampi riconoscimenti internazionali.

Il dizionario (quinta edizione datata 2012), edito e venduto presso La Maison du Dictionnaire (98 Boulevard du Montparnasse, 75014 Paris), è disponibile anche su CD in versione informatica, versione che è stata inserita nella rete Intranet del Gruppo TOTAL.

Nel mese di marzo 1983, con un suo racconto Roiano, ambientato negli anni ’30, nel quale ricorda i meravigliosi anni della sua infanzia, ha ottenuto la medaglia di bronzo al “XXIII° Premio Letterario Leone di Muggia”, consegnatagli dal sindaco Willer Bordon alla presenza di Bruno Maier: è stato questo premio che ha dato il via all’interesse dell’autore per la storia locale.

Il racconto è stato dato alle stampe nel mese di dicembre 1985 in un libretto di 60 pagine andato rapidamente in esaurimento, al quale sono seguiti diciasette corposi volumi sulla storia dei rioni di Trieste, pubblicati dalle Edizioni “Italo Svevo”:

  • Roiano (1994, 2a edizione 2003, pagg. 391)
  • Gretta (1995, 2a edizione 2008, pagg. 190)
  • Barcola (1995, 2a edizione 2008,pagg. 392)
  • San Giovanni (1996, 2a edizione 2007, pagg. 305)
  • Scorcola e Cologna (1997, pagg. 285)
  • Chiadino e Rozzol (1997, pagg. 395)
  • S.Maria Maddalena e Zaule (1999, pagg. 363)
  • San Giacomo (2000, pagg. 400)
  • Borgo Franceschino (2001, pagg. 400)
  • Borgo Giuseppino (2002, pagg. 407)
  • Borgo Teresiano (1° vol. 2003, pagg. 391)
  • Borgo Teresiano (2° vol. 2004, pagg. 380)
  • Duino Aurisina (2005, pagg. 457)
  • Cittavecchia (2006, pagg. 448)
  • Opicina (2007, pagg. 339)
  • Muggia (2008, pagg. 400)
  • Grignano e Miramare (2010, pagg. 243)

I libri di Zubini rievocano i vecchi quartieri di un tempo della sua città natale, raccontando la storia, gli avvenimenti, le curiosità, le tradizioni, i personaggi, le attività e i mestieri scomparsi del passato.

Venticinque lunghe interviste sui volumi di Zubini sono apparse a Tele Quattro in varie trasmissioni culturali a cura di Alessandro Martegani, Franco Zorzon, Sandra Loredan e Viviana Facchinetti.

Da ricordare ancora:

  • in data 5 settembre 2007 a Radio 1, Studio 5 della RAI di Trieste, Zubini ha partecipato ad una conversazione sui rioni di un tempo, condotta da Mario Mirasola
  • in data 19 giugno 2008 a Tele Quattro intervista di Viviana Facchinetti nel programma “Domani si vedrà
  • in data 28 luglio 2009 a Radio 1 della RAI di Trieste, partecipazione ad un programma arte e pittura con intervista di Graziano D’Andrea
  • in data 18 gennaio 2011 a Tele Quattro intervista di Viviana Facchinetti in riferimento all’ultimo libro Grignano e Miramare

Zubini ha tenuto varie conferenze sui suoi volumi, tra le quali in sala Baroncini delle Assicurazioni Generali:

  • conferenza in data 24 febbraio 1999 Storia di tre rioni di Trieste: dalla Vallicula delle ville romane alle zone industriali di Barcola, Roiano e Gretta, ai moderni sviluppi di fine millenio con proiezione di diapositive, nell’ambito del Corso di aggiornamento organizzato da “Italia Nostra” in collaborazione con il Provveditorato agli Studi e il Centro Permanente di Educazione Ambientale del Comune
  • conferenza in data 12 maggio 1999 dal titolo La vita dei rioni triestini nei ricordi del conte Carlo Zinzendorf (vedi Atti delle conferenze della “Società Triestina di Cultura Maria Theresia”, VI Volume, 2001).

Altre conferenze si sono avute:

  • in data 26 gennaio 1995 al Centro giovanile di Roiano in via Moreri 24 alla presenza di oltre centocinquanta scolari roianesi per la presentazione del volume Roiano
  • in data 17 dicembre 1995 presentazione del volume Gretta organizzata da Padre Guglielmo Burato parroco della chiesa S.Maria del Carmelo
  • in data 22 dicembre 1995 conferenza sul volume Gretta alla Scuola Media Statale “Pietro Addobbati” alla presenza di centottanta alunni
  • a Gretta in Villa Prinz, sede del III Consiglio Circoscrizionale Roiano-Gretta-Barcola, in data 13 dicembre 1997 per la presentazione del volume Barcola
  • in data 11 marzo 1998 conferenza e mostra di vedute e documenti di Barcola nella sede del “Club Nautico Triestino Sirena
  • al Circolo Ricreativo e Culturale della “Casa di Cura Salus” in data 26 febbraio 2004 per la presentazione del volume Borgo Giuseppino
  • alla Sala Teatro del “Ricreatorio Pitteri” di S.Giacomo in data 26 novembre 2004 in occasione delle manifestazioni organizzate dalla V Circoscrizione per i 150 anni del rione
  • ad Aurisina in data 14 agosto 2006 in occasione della Festa di San Rocco per la presentazione del volume Duino Aurisina
  • in data 20 dicembre 2007 presentazione del volume Opicina presso la sede della Banca di Credito Cooperativo del Carso a Opicina
  • in data 29 gennaio 2009 nella Sala convegni del “Centro culturale G.Millo” di piazza della Repubblica 4 a Muggia presentazione del volume Muggia, organizzata dall’Assessorato alla Culturadel Comune, dal Circolo di Cultura Istroveneta “Istria” e dalla “Fameia Muiesana” con interventi del prof.Giuseppe Cuscito, di Franco Stener e di Franco Colombo
  • in data 17 febbraio 2009 presso l’Agenzia viaggi Mittelnet di via San Giorgio 7a conferenza “Gli scritti per una città” nell’ambito della manifestazione “Arkè Trieste, il Colle, i Villaggi e i Rioni”
  • in data 15 dicembre 2010 nella nuova Libreria “Italo Svevo” in Galleria Fenice presentazione del volume Grignano e Miramare
  • in data 9 maggio 2012 conferenza sui rioni di Trieste presso l’Associazione Dirigenti Aziende Industriali, via Beccaria, Trieste
  • in data 29 giugno 2012 conferenza sul Musée de l’Auto Schlumpf di Mulhouse al Club dei Venti all’Ora, via Frausin 1, Trieste
  • in data 28 settembre 2012 conferenza sulla Raffineria Aquila al Club dei Venti all’Ora

In collaborazione con la “Fameia Muiesana”, nel 2003 l’ing. Zubini ha allestito al “Centro Civico G. Millo” di Muggia una mostra sulla scomparsa raffineria Aquila, mostra visitata da un migliaio di persone tra il 27 settembre e il 19 ottobre: alla mostra sono stati presentati oggetti pubblicitari, pubblicazioni, documenti, foto, cataloghi prodotti, tutto materiale dell’archivio Zubini. Rossana Vesnaver ha ripreso un lungo documentario sulla mostra di Muggia con intervista all’autore, trasmesso da Tele Capodistria.

Alla mostra è seguita la pubblicazione di un libro con il titolo La Raffineria AQUILA, Cinquant’anni di lavoro e primati tra Muggia e Trieste (Editoriale Lloyd S.r.l., 2004, pagg. 222), presentato in una conferenza alla Sala Millo il 3 aprile 2004.

Da ricordare anche la collaborazione dell’ing. Zubini all’ “Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione” nella stesura di vari numeri del Lunarietto Giuliano assieme a Manlio Cecovini e a Pietro Covre: anche per le edizioni 2010 e 2011 sono stati inseriti vari inserti firmati Zubini.

Nel 2006 l’autore ha preparato la stesura della parte storica del volume 150 anni di mamme e bambini ed ha collaborato all’allestimento della mostra tenutasi nel Palazzo della Borsa dall’ “Ospedale infantile Burlo Garofolo” in occasione del 150° anno dalla fondazione dell’istituto.

Sul settimanale la Cittadella di Primo Rovis è apparso in data 20 marzo 2008 un articolo di Zubini avente come oggetto Illuminazione notturna nella città di Trieste nei tempi andati.

Durante la sua permanenza decennale per lavoro a Parigi, dal 1965 presso la Compagnie Française des Pétroles-TOTAL, l’autore, ha avuto -come direbbero i francesi- la pittura come “violon d’Ingres” (il pittore che amava suonare il violino): ha dipinto infatti più di ottocento vedute della “Ville Lumière”, all’olio (in gran parte nel formato 10 F, cm 55 x 46) e all’inchiostro di china. Ha esposto le sue tele a Parigi (Chambre de Commerce Italienne 1972, dove al vernissage era presente tra altri personaggi importanti lo scrittore Dino Segre detto Pitigrilli, Salon de l’Art Libre 1972 e 1973, Salon Populiste 1973, Salon de la Société Nationale des Beaux-Arts 1973, Salon d’Automne 1973, Salon de la Société des Artistes Français 1975, Salon des Artistes Indépendants 1977), a Deauville, a Trieste (sette volte alla Sala Comunale di piazza Unità d’Italia, quattro alla Cartesius e in altre gallerie), al Centro d’Arte e Cultura Skerk di Ternova Piccola e in diverse città italiane.

In data 1° giugno 1972 Zubini era stato chiamato alla sede dell’ORTF-Office Radio Television Française dove venne registrata con M. Brizzi una lunga intervista a seguito dell’esposizione alla Chambre de Commerce Italienne (134, rue du Faubourg Saint-Honoré, Paris VIIIème), intervista che è stata poi trasmessa in Italia sul terzo programma RAI domenica 11 giugno.

Da ricordare anche altre interviste alla TV e alla Radio in Italia:

-          Radio Trieste, Terza pagina (G. Montenero) 1° settembre 1971 e 27 maggio 1974

-          Radio Estense Informazioni (P. Micalizzi) 10 dicembre 1977

-          Servizio Tele Studio Ferrara (Mario Mariotti) 10 dicembre 1977

-          Radio Insieme, Trieste (Luigi Flebus) 23 aprile 1980

-          Telequattro, Rassegna delle Arti (Claudio H. Martelli) 13 maggio 1980

-          Radio Trieste Regionale (Emilio Bambic) 21 aprile 1980

-          Tele Capodistria (Francesco Udovic) 26 dicembre 1988

                                        

L’editore Bailleul di Parigi ha dato alle stampe una serie di cartoline con riproduzioni delle vedute di Zubini riguardanti il sedicesimo Arrondissement (Village d’Auteuil).

Il “Queen’s Hôtel”, situato a Parigi nel 16ème Arrondissement, ha da anni ogni stanza intitolata al nome di noti pittori francesi contemporanei e nelle camere figurano opere degli artisti ai quali le stanze sono intestate: una stanza porta il nome di Fabio Zubini.

Tra fine 2012 e ottobre 2013 ha completato centosettanta vedute all’inchiostro di china della Trieste d’epoca e d’oggi.

Sulle opere di Zubini hanno steso recensioni:

Paul Baggio, Jeanine Warnod, M. Brizzi, M. Montoya, L. Mandosse, M.C. Milet in Francia e Silvio Rutteri, Giulio Montenero, Luigi Flebus, Sergio Stancanelli, Emilio Bambic, Marco Mariotti, P. Micalizzi, Rino Boccaccini, Claudio H. Martelli, Luigi Danelutti, Valerio Staccioli, Renata L. Cargnelli, Aldo Castelpietra, Marily Conti, Carlo Milic, Francesco Udovic, Sergio Brossi, Elisabetta Luca, Maurizio Lozei, Sergio Rebelli, Giuseppe Palladini, Andrea Di Matteo, Marianna Accerboni, Claudio Bisiani.

Ecco cosa si è detto a Parigi ed a Trieste della pittura di Zubini:

 

“In ogni aspetto di natura c’è una profondità di poesia, che emana dal sereno come dal selvaggio, dalla frondosità come dalla scheletricità degli alberi. Fabio Zubini avverte questa nota varia di poesia e, per la innata capacità disegnatrice, la traduce sulla tela con la sensibilità che gli è propria e con l’impressione quindi della nota poetica, svariante nella diversità dei paesaggi, delle stagioni, delle ore.”  

 SILVIO RUTTERI - Trieste 1971

 

“Fabio Zubini a apporté un concours attachant par son enthousiasme et sa modestie à la multiforme légion des artistes qui ont chanté et chantent le charme de Paris. L’artiste a affirmé son style en assimilant certaines influences post-impressionistes et en les rendant plus actuelles par un regard plus profond, en quête de la vérité plus cahée du temps présent. C’est bien la ville d’hier et d’aujourd’hui qui défile sous nos regards admiratifs, avec un appel et un refus inséparables, un regret pour ce qui va disparaître, un espoir, un rêve enfin joliment ému et varié qui nous enchante.”

  REVUE France-Italie - Paris 1972  

 “Fabio Zubini a choisi Paris pour thème de ses oeuvres. Il aime et connait admirablement la capitale et veut en conserver les aspects si beaux et émouvants que le vandalisme contemporain détruit stupidement. Son art est à la fois précis et poétique, sa touche rapide et vigoureuse nous restitue avec un exquis talent d’observation l’atmosphère subtile, la lumière dorée ou délicatement grise de la ville aux diverses saisons. C’est une oeuvre solidement charpentée, raffinée et lyrique que celle de Zubini.”      

  L. MANDOSSE - Paris, Salon d’Automne 1973 

 “Tornano le vedute di Parigi : le ritroviamo con piacere e con melanconia. Piacere nel vedere come la pittura di Zubini si sia fatta più spedita nel tocco, più sciolta nel raffigurare con brevi segni la complessità dell’ornamentazione gotica o barocca degli edifici. Melanconia nel verificare quanto la Parigi d’un tempo sia ormai soltanto ricordo. In questi appunti desunti dal vero la città appare deserta. Ed è giusto. Soltanto le nuvole e le acque, il mutare delle stagioni e il trascorrere delle ore nella giornata possono restituire una parvenza di vita a quello che fu lo scenario della capitale culturale non solo della Francia.      

GIULIO MONTENERO - Trieste 1974

 “Zubini cerca di conservare almeno il ricordo di ciò che sta scomparendo… Per questo ha eliminato nei suoi panorami più vasti di Parigi la massa violenta del grattacielo quadrangolare di Montparnasse. E’ perciò comprensibile che le sue vedute siano impregnate da una silenziosa nostalgia che ricorda il fasto passato della Belle époque e tutto il suo tempo. Sembra che il pittore, ormai superato dal tempo, le abbia dipinte con mano tremula, vedendo come esse si ritirino implacabilmente davanti alla travolgente marea del calcestruzzo.”

                                                                                                             MILKO BAMBIC - Trieste 1977

 “Un sabato lungo la Senna, a Montmartre e nel Quartiere Latino in compagnia di Fabio Zubini, Artiste-Peintre-Paysagiste.”                                                                                                                      

 “In uno dei suoi quadri si vede la Place de la Contrescarpe dove già abitò il grande Hemingway, mentre un altro, che si intitola “Shakespeare and Company”, prende il nome dalla libreria antiquaria di rue de la Bûcherie, che si trova nella vecchia casa al centro del dipinto. E’ la famosa libreria di Silvia Beach che, nel 1922, pubblicò la prima edizione dell’ “Ulisse” (che scandalo per quei tempi); libreria ora dell’americano George Whitman, dove le punte di massima frequenza si registrano dalla mezzanotte in poi.”           

         LUIGI DANELUTTI - Il Piccolo Illustrato, Trieste, 1979

 “E’ una Parigi intensa, vista in autunno e inverno con rossi e gialli violenti, Moulin Rouge, mentre i luoghi più suggestivi si raccontano nei marrone, ocra e azzurri. La Maison Rose, ritrovo degli impressionisti, Shakespeare & Company, vi si stampò l’Ulisse di Joyce, Montmartre, si confondono con un cielo tenue in cromatismi languidi. Nelle chine il segno traccia la linea perfetta delle architetture, come Place des Vosges, tirata nella sua ampiezza con l’incanto di antiche memorie. Un fanale, una scala, i palazzi, i battelli lenti, e la Senna silenziosa e attirante come un’ attrazione fatale, nella quale cielo e Parigi si specchiano in tenui luci. Una Parigi romantica, una mostra d’atmosfera.”

  MARILY CONTI - Trieste 1989

 “J’aime Paris è il rosso e cuoriforme titolo della mostra dedicata, attraverso chine ed oli, all’ “amante” francese. Come il pacato scorrere della Senna, anche lo stile dell’artista scorre e lentamente cambia. Se anni fa, cioè, erano le chine ad essere più immediate ed efficaci dei consumati oli, oggi sono gli oli a sfoggiare maggior freschezza grazie a una stesura dei colori più mossa e incisiva, mentre le chine, soprattutto quelle di alcune vedute molto pulite, eccedono in rigore e mestiere.                                                                                                              

 ALDO CASTELPIETRA - Trieste 1989

 “Amo Parigi s’intitola la personale di Fabio Zubini: è la rivisitazione della capitale francese operata in china e acquerello. Omaggio sentito e vissuto, manifestato in linde composizioni coerenti, di lettura limpida e attenta, ossequiente alla relazione con l’ambiente noto; eppur non si tratta di illustrazioni, perché le immagini appaiono cariche di un gusto per il tocco lieve che descrive, ma anche saggiatrici di atmosfere gravide di storia e cultura.”

 CARLO MILIC - Trieste 1989

 “Si direbbe che il pittore Utrillo presti la sua poetica al triestino, che esclama, come nella Traviata: “Parigi, o cara!”. Tele e chine di ispirazione parigina; ma c’è pure una via Rota, la scalinata che scende da San Giusto in centro, che pare, nella sensibilità di Zubini, una scalinata di Montmartre.                                                 

  VITA NUOVA - Trieste 1993

 “Fabio Zubini ci porta allo straniamento attraverso scorci metropolitani parigini, che si perdono nel tempo e nello spazio e che, fissati con meticolosa puntualità e calligrafia, permangono rispetto al variare delle frenetiche siruazioni contingenti. L’artista si avvale del tratto nitido sapientemente combinato alle tenui sfumature della china, nonché di oli nelle tonalità pastello, che mettono in sisalto le strutture architettoniche e che segnalano, nel contempo, l’aspetto suggestivo che tale contesto riesce a evocare anche solamente all’atto di nominarlo.

 ELISABETTA LUCA - Trieste 1993

 “Pittore post impressionista ha fatto della capitale francese il soggetto ideale della sua pittura che si estrinseca nell’ambito di un vivace colorismo secondo i moduli derivati dall’esempio di Renoir e Utrillo. Il trascolorare delle stagioni, il cambiamento delle luci, il mutare del volto della città nelle varie ore sono al centro del suo lavoro che volutamente esclude l’uomo per silenti e sospese visioni di lirica atmosfera.

 CLAUDIO H. MARTELLI - Trieste 2001

 “Ingegnere, pittore e scrittore, nonché raffinato collezionista, Zubini ricostruisce attraverso una poetica intensa, decisa e nel contempo equilibrata, il grande fascino della capitale francese e, con tacito simbolismo e realismo, allude all’importanza di un corso d’acqua nello sviluppo delle città europee. Artista razionale e poetico, Zubini fornisce una visione sottilmente non comune dei luoghi, in cui l’essere umano è quasi sempre assente: un’astrazione dal reale, personale, ricca di forza e di acuta sensibilità.  

MARIANNA ACCERBONI - Trieste 2009

 

Al vernissage della mostra avente come tema i ponti di Parigi presso la Galleria Rettori Tribbio 2 in piazza Vecchia 6 a Trieste dal 6 al 19 giugno 2009 l’autore ha presentato un volume dal titolo I ponti di Parigi (Edizioni “Italo Svevo” Trieste, pagg. 64) che racconta la storia dei 36 ponti e passerelle sulla Senna, accompagnata da sessanta riproduzioni delle sue tele e delle sue chine e con qualche ricordo personale di vita vissuta, legato anche alla città di Trieste.

L’Institut Universitaire pour la Formation des Maîtres (IUFM) di Parigi ha aperto nel 2009 un sito nella rubrica “Regards sur le quartier d’Auteuil” avente come oggetto “Fabio Zubini et Auteuil” con riproduzioni di vedute (chine ed oli risalenti agli anni Settanta).

Dopo esser rientrato a Trieste da Parigi l’autore ha mantenuto stretti legami con la capitale  francese effettuando per più di cento volte il percorso tra le due città.

Da ricordare infine che su INTERNET esistono più di cento siti che parlano di libri e dizionari Zubini che si trovano in biblioteche italiane e straniere.

Tra le biblioteche straniere:

United Nations Dag Hammarskjöld Library, National Library of Scotland, Harvard University Library, University Library of Cambridge, Oxford University, Imperial College London, University of Manchester Library, University of Surrey Guildford, Queen Mother Library University of Aberdeen, Trinity College Library Dublin, Colorado School of Mines (Golden, Colorado), Arizona State University, Columbia University Libraries (New York), Yale University Library, Washington State University, Library of Congress Washington, University of Southern California, Stanford University California, Cleveland Public Library (Ohio), Ohio State University, Texas A&M University Libraries, University of Idaho Library, Bibliothèque et Archives Canada, National Library of Canada, Travaux Publics et Services gouvernementaux Canada, University of Alberta, Concordia University Montreal, Ecole Polytechnique de Montréal, Bibliothèque Gouvernement du Québec, Office Québécois de la langue française, McMaster University Library Hamilton Ontario, University of Ottawa, Bibliothèque de la Cour Suprême du Canada Ottawa, Bibliothèque Publique d’Ottawa, Earth Sciences Information Centre Ottawa, Bibliothèque de l’Université de Moncton (Canada), University of Manitoba, Consortium of libraries Novanet-Nova Scotia (Canada), University of Saskatchevan, University of Toronto Libraries, University of Calgary, Anchorage Public Library (Alaska), Valdez Consortium Library (Alaska), University of Oslo, University of Bergen, Bibsys Bibliotek Trondheim, National Library of Australia, University of Sydney, BNF-Bibliothèque Nationale de France Paris, Bibliothèque InterUniversitaire Scientifique Jussieu à Paris, Université de Grenoble, Université du Havre, Université d’Amiens, Université de Bordeaux, Université de Nice Sophia Antipolis, Institut Polytechnique Cergy Pontoise, Bibliothèque de la ville de Lyon, Institut Nationale Polytechnique de Lorraine-Nancy, Université de Strasbourg, Museum Histoire Naturelle Paris, Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris, Bibliothèque La Pérouse Plouzané, Université Libre de Bruxelles, Delft University of Technology Library (Holland), National Library of the Netherlands The Hague, Universidad Politécnica de Madrid, Institut Quimic de Sarria Barcelona, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Universitäts-Bibliothek Heidelberg, BSB-Bayerische Staatsbibliothek, Bibliotheca Hertziana Műnchen, Bibliotheksverbund Bayern, Deutsche National Bibliothek Leipzig, IAEA-International Atomic Energy Agency Library Vienna, Österreichischer Bibliothekenverbund, Library of the University of Silesia Katowice (Poland), Slovene National and University Library, Biblioteca Centro Ricerche Storiche Rovigno, University of Pireaus Library, Inter-University Center Haifa, Research Centre of Turkish Petroleum Corporation (Ankara), Bibliothèque Nationale de Tunisie, Bibliothèque de l’Ecole Nationale Polytechnique d’Alger, Bibliothèque Université Hassiba Benbouali de Chlef (Algérie), King Fahd University of Petroleum and Minerals-Dhahran (Arabia Saudita), Cultural Foundation National Library (United Arab Emirates), Bibliothèque de la Maison franco-japonaise de Tokio, Library Freshwater Fisheries Research Center of Beijing (P.R.China), Shenzhen University Library (P.R.China), University of Guangdong (P.R.China), Zhejiang Provincial Library (P.R.China).

Fabio Zubini, via Coroneo 31/2, 34133 Trieste                                                                                         Tel.: 040 639828040 639828 

E mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito: www.zubinifabio.it